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    Cocciniglia

    cocciniglia

    COCCINIGLIA MEZZO GRANO DI PEPE
    Saissetia oleae (Olivier, 1791) 

    La cocciniglia mezzo grano di pepe è un insetto fitomizo, É una specie polifaga, attaccando sia l’olivo che gli agrumi, l’oleandro, il pitosforo sino a 150 specie vegetali arboree. Estremamente prolifica ma con una generazione per anno, preferisce inverni miti ed estati piovose ed umide e, quindi, chiome intense che impediscono l’irraggiamento ed ostacolano la circolazione dell’aria. La massima deposizione, nelle regioni centrali, verso metà luglio mentre nelle regioni meridionali verso la fine di maggio. In età giovanile presenta sul dorso tre carene a formare una doppia croce detta Croce di Lorena.

    SINTOMATOLOGIA

    Presenza sulle foglie e sui giovani rami di neanidi od adulti.

    Il monitoraggio si esegue prelevando, a caso, 20 rami per ettaro e formando un campione di circa 100 foglie di età diversa. La soglia è, in primavera, 2-3 neanidi per foglia oppure 1 femmina per 10 cm di rametto.

    DANNI

    Si hanno danni diretti ed indiretti.

    I primi sono causati dalla sottrazione della linfa ed alla emissione di sostanze salivari nei tessuti della pianta. Questo causa filloptosi (caduta delle foglie), un generale indebolimento dell’albero ed una successiva diminuzione della produzione.

    I danni indiretti sono causati dalla produzione di escrementi zuccherini (melata) che imbrattano le foglie. Questa melata nutre gli adulti di Bactrocera oleae (mosca dell’olivo) e favorisce lo sviluppo della fumaggine, la quale con il suo strato spesso, nerastro, compatto ricoprente gli organi vegetali della pianta, rappresenta un ostacolo all’attività fotosintetica con il relativo deperimento della pianta con una minore produzione di fiori e frutti.

    LOTTA AGRONOMICA

    Essa sarà impostata alla ricerca delle migliori condizioni vegetative della pianta, ovvero eseguire corrette pratiche colturali: densità e forma d’allevamento, potature razionali, concimazioni equilibrate e controllo delle acque.

    Lotta biologica: oltre quanto detto, il rilascio consistente di popolazioni di Metaphycus spp. a scopo inoculativo oppure rilascio mirato di popolazioni di Metaphycus spp. come un vero e proprio intervento fitosanitario. Infine è ammesso l’uso di olio bianco, irrorando uniformemente la chioma e, in particolare, la pagina inferiore delle foglie.

    Lotta integrata: oltre alle corrette pratiche colturali descritte, si può usare olio bianco, con le modalità dette.

    LOTTA CHIMICA

    Trattamenti con olio bianco, in specie nel periodo estivo, contro le giovani neanidi