“La sentenza della Corte di Giustizia UE certifica per l’ennesima volta il fallimento, per non dire la totale assenza, delle politiche attuate in questi anni contro l’emergenza xylella.
Un intero territorio e migliaia di agricoltori sono stati lasciati soli in balia di un batterio terribile e di santoni e sciamani che hanno prevalso sulla scienza vera e sulle leggi.
Negli ultimi mesi, anche grazie al lavoro congiunto col Mipaaft e all’approvazione del decreto emergenze e del decreto xylella, abbiamo cambiato passo, e siamo fiduciosi per il futuro anche perché, tra le sue priorità, il Ministro Teresa Bellanova ha evidenziato proprio il contrasto alla xylella e la ricostruzione del Salento e della zona infetta.
In questo contesto, anche l’Unione Europea dovrà fare la propria parte stanziando fondi per il ripristino del potenziale produttivo di un territorio raso al suolo da questo batterio.
Già a marzo i commissari Ue alla salute e all’agricoltura, Andriukaitis e Hogan, in una missiva rivolta al sottoscritto, si erano detti pronti a collaborare e a stanziare risorse a condizione che l’Italia attui finalmente una battaglia seria contro questa peste.
Il tempo delle incertezze è finito, servono adesso azioni, anche dolorose ma purtroppo necessarie, per far ripartire l’intera economia olivicola e per evitare che il contagio possa proseguire”.
Così il Presidente di Italia Olivicola, la più importante organizzazione dell’olivicoltura italiana, Gennaro Sicolo, commenta la sentenza di questa mattina della Corte di Giustizia Ue che ha condannato l’Italia per i mancati interventi contro la xylella