A Taranto la lotta al caporalato ora si fa con azioni concrete

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E’ di qualche giorno fa la notizia della messa a bando, da parte della Provincia di Taranto, degli incentivi a favore delle imprese agricole.

Esse potranno richiedere un contributo giornaliero per organizzare in proprio (o con un contratto con aziende di trasporto regolarmente autorizzate) il trasferimento dei braccianti sul luogo di lavoro

Il sussidio andrà ad appannaggio delle imprese inscritte a quella Rete di lavoro di qualità, prevista dalla Legge 199/2016, che si occupa di combattere il lavoro nero e lo sfruttamento del lavoro in agricoltura, promuovendo anche il riallineamento retributivo nel settore.

Un’iniziativa originata dal contributo erogato dalla Regione Puglia (280.000 euro in tutto, di cui 250.000 per il solo trasporto) per favorire le azioni di “tutela allo sviluppo agricolo e di contrasto al caporalato”.

Risibile la misura finanziaria accordata; straordinaria, invece, la portata della soluzione adottata.

Il dichiarato obiettivo è contrastare il tristissimo ed atavico fenomeno che, anche quest’anno, ha visto sacrificate vite di decine di lavoratori, deceduti in incidenti stradali verificatisi proprio in terra di Puglia.

L’azione è partita con la stipula di un Protocollo di intesa, promosso dal Prefetto di Taranto e stipulato tra Istituzioni e Parti Sociali, nel quale si sono messe a fuoco l’analisi del fenomeno e le annesse azioni di contrasto.

di Giancarlo Turi – segretario UIL Taranto

Fonte: www.lagazzettadelmezzogiorno.it