Xylella, monitoraggi fermi a maggio e ritardi nei pagamenti dei ristori per le piante tagliate

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SICOLO: “UN PROBLEMA PARAGONABILE A 100 ILVA, MA CONTINUA L’INERZIA DELLA REGIONE”

L’ultimo report sul sito dell’osservatorio risale al 21 maggio scorso

“Monitoraggi sul territorio fermi all’ultimo report pubblicato sul sito dell’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia (www.emergenzaxylella.it) lo scorso 21 maggio, ritardi di anni nei pagamenti dei ristori agli agricoltori che hanno proceduto con l’eradicazione delle piante infette: la xylella dovrebbe far perdere il sonno agli amministratori regionali della Puglia e invece, purtroppo, l’inerzia di questi anni continua”.

È quanto ha denunciato il Presidente di ITALIA OLIVICOLA, Gennaro Sicolo, durante la manifestazione di lancio della prima organizzazione dell’olivicoltura italiana.

“Ritengo sconcertante il comportamento della Regione Puglia, perché tutti, a partire da Emiliano e Di Gioia, non dovrebbero dormire la notte per la gravità della situazione: e invece nulla, sembra che non ci sia il problema”, ha continuato Sicolo.

“La xylella, come ho avuto modo di dire in Audizione alla Commissione Agricoltura della Camera, è un problema paragonabile a più di 100 Ilva messe insieme, con tutto il rispetto per Taranto ed i lavoratori, è una bomba sociale che rischia di deflagrare da un momento all’altro: centinaia di migliaia di famiglie che vivono grazie all’olivicoltura e all’indotto rischiano di non poter più andare avanti per colpa del vergognoso lassismo di questi anni che prosegue ancora oggi”, ha continuato Sicolo.

“È una vergogna che gli olivicoltori costretti a tagliare le piante malate debbano aspettare anni per ricevere il ristoro del danno subito, e stiamo parlando di una cifra irrisoria, circa 140 euro a pianta, rispetto al costo effettivo sostenuto per estirparla – ha proseguito Sicolo -. In provincia di Lecce hanno dovuto aspettare tre anni, in provincia di Brindisi c’è gente che aspetta da uno-due anni”.

“Se Emiliano e Di Gioia continuano a non decidere temo che molto presto le paure degli olivicoltori possano trasformarsi in protesta di piazza: non si scherza sulla pelle della gente che si spacca la schiena dalla mattina alla sera per portare il pane a casa”, ha rimarcato il Presidente di Italia Olivicola.

“Riponiamo la massima fiducia nel Ministro Centinaio, anche per l’ottimo approccio di questi primi mesi – ha concluso Sicolo – Mi auguro che il nuovo decreto ministeriale in arrivo ci aiuti a bloccare il batterio e a svegliare la politica e la burocrazia regionale che sono essenziali nella lotta a questa pestilenza”.