Aifo e Assofrantoi, valorizzazione delle sanse vergini di oliva bifasiche

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Con l’ultima audizione presso il Comitato tecnico consultivo sui biocarburanti del Ministero delle Sviluppo economico si chiude ufficialmente l’iter che consente anche alle sanse dei frantoi a due fasi di essere utilizzate per la produzione di energia pulita, dopo il parere positivo già espresso più di un anno fa, il 30 gennaio 2020.

E’ dal 2019 che ci confrontiamo proficuamente con gli esperti del Ministero – dichiarano all’unisono Paolo Mariani ed Elia Pellegrino, rispettivamente presidente di Assofrantoi e vicepresidente di Aifo – Abbiamo ottenuto il via libera all’incentivazione delle sanse umide già nella campagna olearia 2020/21, ai sensi del DM 2 marzo 2018, tanto che l’operatività del frantoi non è stata compromessa, come purtroppo in parte avvenne nel 2019/20”.

I frantoi nazionali, per ragioni salutistiche dell’olio extra vergine prodotto (più ricco di biofenoli) e di minor impatto ambientale (eliminazione dell’acqua di vegetazione e della sua gestione), stanno sempre più investendo sugli impianti a due fasi. Un sistema tecnologico, con l’utilizzo della sansa umida per la produzione di energia verde, che viene incontro agli obiettivi di Agenda2030 delle Nazioni Unite e della transizione ecologica nazionale.

I frantoi, accusati spesso di essere attività inquinanti, diventano i promotori di un’economia circolare virtuosa – affermano Mariani e Pellegrino – Stiamo lavorando da anni, anche con istanze come la rottamazione dei frantoi, affinchè gli impianti oleari nazionali non emettano gas serra ma anzi riducano l’impronta di carbonio sul nostro pianeta.”