Bellanova: su tasse e caporalato

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“L’agricoltura è tornata nell’agenda economica da protagonista e ha avuto l’attenzione che merita, pur in un contesto di risorse limitate. Abbiamo mantenuto l’impegno di non aumentare le tasse agli agricoltori. per questo sono soddisfatta dell’azzeramento Irpef per chi vive di agricoltura, che significa quasi 200 milioni di euro che lasciamo alle imprese per investire.

Non ci saranno aumenti sull’imposta di registro e, come era già confermato con il ministro Gualtieri, le agevolazioni per il gasolio agricolo non subiscono tagli”, ha affermato la ministra Teresa Bellanova sulla manovra di bilancio.

Al tavolo interistituzionale sul caporalato, poi, la ministra ha affermato: “Non esistono filiere sporche. Esistono i comportamenti penalmente rilevanti delle singole imprese, che dobbiamo perseguire.

Per questo investiremo sulla semplificazione amministrativa, su collegamento e condivisione dei dati tra diverse istituzioni, sui contratti di filiera e nelle politiche di filiera, per una più equa distribuzione del valore. E in questo l’alleanza con i consumatori e’ essenziale”.

“Finalmente lo Stato ha un piano di prevenzione e contrasto al caporalato; un lavoro che vede coinvolta tutta la filiera per mettere fuori gioco chi sfrutta; abbiamo due priorità: garantire protezione alle persone, lavoratrici e lavoratori italiani e stranieri cui vengono negati diritti fondamentali; dare risposte alle legittime aspettative di migliaia di aziende agricole oneste, e sono la maggior parte, che chiedono forme più efficienti per reperire manodopera legale.

Il caporalato è mafia, perciò dobbiamo combatterlo con armi nuove; nel piano ci sono 10 azioni prioritarie e impegni precisi, sui quali da subito dobbiamo metterci al lavoro. e poi c’è un metodo nuovo: contro il caporalato, soprattutto in alcune aree di emergenza, si dovrà intervenire d’ora in poi solo con azioni coordinate su alloggi, trasporti, intermediazione legale del lavoro, controlli”, sottolinea Bellanova.