Questo è il titolo di un articolo del Financial Times e, per completezza d’informazione, di seguito le elenco.
Come leggerete, sono ‘botteghe’ specializzate in formaggi, salumi, vini, carne, pasta. Fa male non trovare alcuno specializzato, singolarmente o in comunione con altri prodotti, in olio extravergine d’oliva. Il secondo produttore mondiale d’olio EVO non riesce a fare breccia nei gusti e nel cuore dei consumatori. E l’Italia è seconda come produzione ma certamente prima come qualità diverse per profumi e gusto per la enorme biodiversità che la caratterizza.
Finchè si andrà in ordine sparso, senza una politica comune dell’intera filiera, non si riuscirà a uscire da questo limbo fatto da prodotto civetta, discrepanza notevole tra costi di produzione e prezzi di vendita, tra definizioni opache per il consumatore e innumerevoli DOP, IGP, bio.
Ma ecco le ‘botteghe’:
a Milano, Peck, definito semplicemente il “tempio della gastronomia italiana”;
a Roma, Salumeria con cucina dei fratelli Roscioli, Alessandro e Pierluigi, punto di riferimento per il banco gastronomia nonché per la sezione enoteca, e Beppe e i suoi Formaggi, un “cosy store”, reso unico dalla produzione di formaggi del suo fondatore, Beppe Giovale;
a Venezia, Casa del Parmigiano, specializzata sulla selezione dei formaggi, ma anche di salumi e di pasta, sia fresca che secca; e il box della famiglia Mascari, che commercia spezie, frutta secca e delicatessen italiane di ogni genere;
a San Miniato, in Toscana, la Macelleria-norcineria di Sergio Falaschi, specializzata nella lavorazione e stagionatura della carne e la chicca sono i salumi al tartufo.
Fuori dai confini nazionali, le cinque botteghe selezionate dal Financial Times che parlano italiano, sono sparse fra California e Regno Unito.
A Santa Monica c’è Bay Cities Italian Deli & Bakery, che delizia i californiani fra panini e polpette della nonna, mentre a San Francisco, dal 1896, Molinari propone specialità italiane e panini con i migliori salumi nostrani.
Passando al Regno Unito, a Edimburgo dal 1934, c’è Valvona&Crolla, una coppia di emigrati italiani che quasi un secolo fa hanno aperto un negozio di delicatessen, oggi giunto alla terza generazione e altri due indirizzi italici in terra britannica sono a Londra: uno è Italo aperto nel 2008 da Luigi Di Lieto nel mercato di Vauxhall, l’altro, anzi due, sono i Lina Store, collocati a Soho e a King’s Cross e specializzati nella pasta.
di Gabriele Verderamo