
La Spagna ha cessato di essere il primo fornitore di olio d’oliva nel mercato degli Stati Uniti durante la campagna di commercializzazione 2019-2020 e si è classificata al secondo posto dopo l’Italia, secondo i dati forniti dal Consiglio oleicolo internazionale (CIO).
In questo periodo, le esportazioni spagnole di olio d’oliva e sansa di oliva sono diminuite del 34% rispetto alla stagione precedente e si sono attestate a poco più di 100.000 tonnellate.
Secondo fonti del settore, la causa fondamentale è stata l’aumento delle tariffe decretato dall’amministrazione Trump, provvedimento che non ha riguardato l’Italia, che ha venduto quasi 120mila tonnellate.
Anche le spedizioni dalla Tunisia e dal Portogallo sono salite alle stelle. Considerando la tipologia di imballaggio, il 75% delle vendite in Spagna è stato effettuato sfuso mentre nel caso dell’Italia la maggior parte delle sue spedizioni sono avvenute in container inferiori ai 18 chili.
Fonte: www.agropopular.com