Quattro milioni di euro per la concessione di mutui a tasso zero per le imprese agricole e boschive situate nei territori colpiti dai terremoti dell’ottobre 2016 e del gennaio 2017. Li mette a disposizione il Decreto aree sismiche che ha avuto il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni. Potranno accedere all’agevolazione micro, piccole e medie imprese attive nella produzione agricola primaria, nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, nel settore forestale e nelle attività connesse all’agricoltura, in qualsiasi forma costituite.
La misura riguarda i Comuni colpiti dai terremoti del 24 agosto, del 26 e 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017, in Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria.
I prestiti agevolati saranno concessi per la realizzazione di progetti di sviluppo aziendale della durata massima di 36 mesi. Gli investimenti potranno riguardare il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola mediante una riduzione dei costi di produzione o un miglioramento e riconversione della produzione e delle attività agricole connesse. La realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.
I progetti finanziabili dovranno prevedere investimenti compresi tra un minimo di 300.000 e un massimo di 500.000 euro Iva esclusa.
Si potrà optare per mutui di importo fino al 75% del finanziamento ammissibile oppure fino al 60% abbinati a un contributo a fondo perduto del 35% della spesa ammissibile. La durata dei mutui a tasso zero è di 10 anni, estesa a 15 per iniziative nel settore della produzione agricola primaria.
L’impresa beneficiaria dovrà garantire la copertura finanziaria del programma di investimento, comprensivo dell’Iva, apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie o mediante finanziamento esterno per la parte dell’investimento non coperto dalle agevolazioni.
I mutui a tasso zero dovranno essere assistiti da garanzie per l’intero importo concesso, maggiorato del 20%, ricorrendo a ipoteca e/o fideiussione bancaria o assicurativa.
Saranno ammesse:
- le spese per studio di fattibilità,
- opere agronomiche e di miglioramento fondiario,
- opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili purché conformi alle norme antisismiche,
- oneri per il rilascio della concessione edilizia, allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature,
- servizi di progettazione,
- beni pluriennali,
- acquisto di terreni.
I beni di investimento agevolabili devono essere nuovi di fabbrica.
La potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non deve essere superiore al 100% della capacità produttiva, stimata a regime, dell’azienda agricola oggetto dell’intervento.
Non sono ammissibili le seguenti spese:
- costi per la costruzione o la ristrutturazione di fabbricati rurali non strettamente connesse con l’attività prevista dal progetto,
- acquisto di diritti di produzione, diritti all’aiuto e piante annuali,
- impianto di piante annuali,
- lavori di drenaggio,
- investimenti realizzati per conformarsi alle norme dell’Unione, ad eccezione degli aiuti concessi entro 24 mesi dalla data di insediamento dei giovani agricoltori,
- acquisto di animali,
- spese per investimenti di sostituzione di beni preesistenti,
- costi per impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili i costi dei lavori in economia,
- spese per l’Iva e il capitale circolante.
Sono escluse dalle agevolazioni le spese per gli acquisti o per lavori effettuati prima della data di delibera di ammissione alle agevolazioni.
Le agevolazioni sono cumulabili con altri aiuti pubblici in relazione agli stessi costi ammissibili, in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non comporta il superamento dei limiti di intensità di aiuto previsti dagli articoli 14 e 17 del Reg. Ue n. 702/2014. Inoltre, gli aiuti possono essere cumulati con altri aiuti di Stato, con aiuti “de minimis” e con i pagamenti ai sensi del Reg. Ue n. 1305/2013 riguardanti diversi costi ammissibili individuabili.
Le domande dovranno essere presentate a Ismea secondo le modalità indicate nelle istruzioni che saranno pubblicate sul sito. L’istituto di Viale Liegi si occuperà anche della concessione ed erogazione delle agevolazioni, nonché di monitorare e controllare.
Fonte: www.terraevita.edagricole.it