La Commissione europea ha pubblicato ufficialmente l’atto di apertura di un aiuto all’ammasso privato per il settore dell’olio d’oliva, sotto pressione da tempo a causa di un aumento della produzione, soprattutto in Spagna, e di una situazione di mercato difficile, con uno squilibrio tra domanda e offerta. La decisione (Regolamento di esecuzione Ue 2019/1882 della Commissione) dà seguito all’annuncio fatto dal commissario Phil Hogan ai ministri dell’Agricoltura degli Stati membri il 14 ottobre scorso, e mira a stabilizzare il mercato e prevenire ulteriori danni al settore.
“A causa dell’eccesso di offerta dopo il raccolto 2018/19, i prezzi negli ultimi mesi nei mercati spagnolo, greco e portoghese sono stati particolarmente bassi. Ad esempio, il prezzo dell’olio extra vergine di oliva spagnolo riferito a metà ottobre era del 33% inferiore alla media quinquennale. Analogamente, il prezzo dell’olio d’oliva vergine greco era del 13,5% inferiore alla media quinquennale”, spiega la Commissione sul sito.
“Le scorte eccezionalmente elevate a livello dell’Ue, stimate a 859.000 tonnellate per il 2018/19 (di cui l’88% in Spagna), combinate con le aspettative di produzione media prevista per il 2019/20, minacciano di mantenere sotto pressione il mercato dell’olio d’oliva in Europa. Il regime di ammasso privato contribuirà ad alleviare la pressione e a riequilibrare il mercato”, sottolinea ancora l’Esecutivo comunitario.
Il regime opererà attraverso una procedura di gara, e l’aiuto sarà concesso agli oli sfusi dei diversi tipi di oli di oliva vergini: olio extra vergine, vergine e lampante.
Perché l’ammasso privato sia efficace, i quantitativi che beneficiano dell’aiuto restano in giacenza per un minimo di 180 giorni. Il quantitativo minimo per offerta è di 50 tonnellate.
Le offerte possono essere presentate solo negli Stati membri produttori, in Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Malta, Portogallo e Slovenia.
La prima gara sarà lanciata dal 21 al 26 novembre.