Dal novembre 2020 il Consiglio oleicolo internazionale tiene, con l’Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante (EPPO) e un gruppo di lavoro di esperti designati per la revisione della norma PM4/17, incontri per la revisione della norma che descrive la produzione di olivi e portainnesti soggetti a certificazione sanitaria. La prima versione è stata approvata nel 1996 e rivista nel 2005.
Durante la riunione, il gruppo di lavoro di esperti ha attivamente scambiato punti di vista sulle modifiche da apportare alla Norma.
Il gruppo è composto da D. Boscia (CNR, Italia), Sig. F. Faggioli (CREA, IT), Sig.ra R. Félix (UEVORA, PT), Sig.ra C. Martinez (MAPAMA, ES), Sig. P. Morello (CIO), Sig.ra M. Saponari (CNR, IT), Sig. C. Trapero (Universidad de Córdoba, ES) e Sig.ra C. Varveri (BPI, GR); ed è coordinato dal Sig. C. Picard (EPPO) e dalla Sig.ra F. Petter (EPPO).
Il gruppo ha proposto le seguenti modifiche:
*Aggiunta di misure per affrontare il rischio rappresentato da Xylella fastidiosa. *Aggiunta test vegetali per Verticillium dahliae.
*Aggiunta di misure simili per Meloidogyne arenaria incognita e M. javanica. *Rimozione del test del virus del mosaico del cetriolo (CMV).
*Revisione del diagramma delle fasi di produzione.
*Aggiunta di nuove referenze.
*Revisione degli allegati sulle diagnosi.
*Valutazione dello stato degli organismi nocivi regolamentati non da quarantena (RNQP) degli organismi nocivi inclusi nella norma.
Infine, è stata rivista l’appendice 6 sul mantenimento e la moltiplicazione in vitro delle piante di olivo. Lo standard è stato inviato ai paesi membri dell’EPPO a gennaio per una consultazione formale.
I prossimi passi da compiere saranno una presentazione al gruppo di lavoro dell’EPPO sulla regolamentazione fitosanitaria nel giugno 2022 e la possibile approvazione da parte del Consiglio dell’EPPO nel settembre 2022. Il nuovo PM 4/17 dovrebbe essere pubblicato entro la fine del 2022.
Ma cosa prevede la Norma EPPO 4/17?
“Lo schema di certificazione per alberi e portainnesti di olivo sottoposti a test patogeni (Olea europea) fornisce indicazioni dettagliate sulla produzione di varietà propagate da coltivare sulle proprie radici, di portainnesti propagati vegetativamente o piantine e di alberi innestati. Sebbene la produzione di piante innestate sia contemplata in questo schema, va notato che, in pratica, le piante di olivo sono prodotte principalmente mediante la radicazione dei germogli su un letto riscaldato. Il materiale vegetale prodotto secondo questo schema di certificazione è derivato da impianti nucleari che sono stati testati e trovati esenti dai seguenti agenti patogeni: nepovirus arabismosaico (ArMV), cucumovirus del mosaico del cetriolo (CMV), sadwavirus della macchia ad anelli latente della fragola (SLRSV), ingiallimento delle foglie d’oliva closterovirus associato (OLYaV), Cherryleaf roll nepovirus (CLRV), e prodotto in condizioni che riducano al minimo l’infestazione da altri parassiti.
Il materiale di oliva certificato per l’esportazione deve comunque soddisfare le normative fitosanitarie dei paesi importatori, in particolare per quanto riguarda tutti i patogeni coperti dal regime che sono anche parassiti da quarantena.
Lo schema è presentato secondo la sequenza generale proposta dall’EPPO Panelon Certification of Fruit Crops e adottata dal Consiglio EPPO (OEPP/EPPO, 1992)”
Gabriele Verderamo
Fonti: www.oleorevista.com www.eppo.int