È stata notificata ieri 27 gennaio alla Commissione europea la proposta italiana relativa a un sistema alternativo di etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari. L’obiettivo è quello di costituire un’alternativa al sistema francese del Nutriscore.
La proposta italiana mira a superare gli effetti penalizzanti per il Made in Italy, derivanti dal sistema Nutriscore che utilizza invece i colori del semaforo per esprimere un giudizio sui prodotti agroalimentari, attraverso un algoritmo di misurazione che, basato su una porzione di 100 grammi di prodotto, li classifica dalla A alla E in base a criteri che contraddicono i principi della dieta mediterranea che si basa su un consumo bilanciato di tutti gli alimenti.
Il sistema proposto dall’Italia si basa su un simbolo “a batteria”, denominato NutrInform Battery, che indicherà al consumatore l’apporto nutrizionale dell’alimento in rapporto al suo fabbisogno giornaliero e al corretto stile alimentare, evidenziando la percentuale di calorie, grassi, zuccheri e sale per singola porzione rispetto alla quantità raccomandata dall’Unione europea. I produttori e i distributori del settore alimentare potranno adottare volontariamente il nuovo sistema di etichettatura a batteria dopo il via libera della Commissione europea.
Il sistema a semaforo oggi adottato dalla Francia assieme ad altri stati membri penalizza fortemente i nostri prodotti tradizionali con il rosso.
«L’industria alimentare italiana – afferma Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare – accoglie con grande soddisfazione l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto relativo all’adozione del nuovo sistema di etichettatura nutrizionale a batteria».
«La batteria, ideata dalle istituzioni e sostenuta da vari stakeholder (tra i quali Federalimentare) sotto la direzione del Governo – aggiunge il presidente – va incontro alle richieste dei consumatori, che da tempo chiedevano un sistema più chiaro per comprendere il valore nutrizionale dei prodotti alimentari”.
Discussione accesa in corso invece riguardo all’applicazione del nuovo sistema di etichettatura sui prodotti ad origine protetta. Nell’intesa raggiunta dai ministri risulta infatti che i prodotti Dop e Igp saranno esonerati dal sistema di etichettatura nutrizionale a batteria e i Consorzi di tutela e Filiera Italia.
«Stupisce – dice Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia -, che organizzazioni che dicono di rappresentare gli interessi dell’industria alimentare italiana si oppongano all’esclusione da qualsiasi sistema di etichettatura nutrizionale facoltativa dei prodotti di eccellenza Dop ed Igp». Per Scordamaglia: «apporre un logo, sia esso quello della batteria o il semaforo del Nutriscore, in etichetta, ad esempio sul nostro Parmigiano Reggiano o sul prosciutto di Parma o di San Daniele, accanto al logo di qualità delle Dop induce in errore il consumatore facendogli perdere la percezione della distintività di questi prodotti e vanificando tutta la comunicazione e le risorse investite su tali eccellenze». che sono state già certificate, simbolo di eccellenza e qualitativamente molto elevata, non possiamo inserirle in questi percorso».
«Il provvedimento interministeriale in via di pubblicazione esclude le Dop e le Igp dall’etichetta a batteria». Lo ha detto la ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova, che ha continuato «dobbiamo intervenire con un provvedimento che è volontario, ma le produzioni che sono state già certificate, simbolo di eccellenza e di qualità molto elevata, non possiamo inserirle in questo percorso».