Previsioni per la campagna olivicola 2022/23

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In Veneto è iniziata la raccolta delle olive e dalle prime impressioni si prevede un calo del 30-40 per cento a causa della siccità, con un olio però strutturalmente importante. Per fortuna e comunque, un’annata migliore confrontandola con lo scorso anno, quando le condizioni atmosferiche avverse causarono la perdita quasi totale della produzione.

In Puglia l’olivicoltura invece corre diversi rischi.  “La siccità record della scorsa estate nel periodo della fioritura ha compromesso lo sviluppo dei frutti, e questo avrà sicuramente un impatto sulla raccolta che prevediamo almeno del 30 per cento in meno” ha detto Giannicola D’Amico, vicepresidente pugliese della CIA.

Inoltre per effetto dei rincari dell’energia l’intera filiera potrebbe subire un nuovo calo produttivo dovuto all’aumento dei prezzi di elettricità, gasolio e materie prime per il confezionamento. Così molte aziende, in particolar modo quelle piccole, potrebbero non raccogliere le olive così come molti frantoi potrebbero non aprire.

In Sicilia Elia Menta, presidente del FOA – Frantoi Oleari Associati, annuncia che la produzione, rispetto al 2021, sarà inferiore di circa il 30%, ma con buona qualità.

Anche sull’isola pesa l’incognita dei costi energetici e, nel frattempo, per i costi di molitura si prevede un aumento medio del 20%, con una forbice compresa tra i 16/17 euro al quintale della zona del trapanese e i 23/24 euro di quella del messinese.

Quanto ai prezzi dell’olio imbottigliato venduto dal frantoio, appesantito dai costi di imballaggio e confezionamento, si stima un aumento del 15-20%.

Relativamente all’andamento generale dei prezzi, la Borsa merci telematica italiana comunica che nel mese di agosto 2022 vi è stato un aumento dei valori di scambio: +4,5% per l’EVO con acidità 0,8%, +5,6% per l’EVO con acidità 0,6%.

Quindi il mercato ha registrato importanti aumenti dei prezzi causati dalle non importanti produzioni non solo italiane ma soprattutto spagnole. Infine, conclude il comunicato BMTI, la situazione agronomica e la contingenza derivante dal conflitto russo-ucraino in corso stanno determinando un consistente aumento nei valori di scambio e si prevedono, per la prossima campagna, valori di richiesta più elevati.

La redazione

Fonti: www.corrieredelleconomia.it      www.agricultura.it          

www.retegargano.it         www.bmti.it