Se ne parla in un convegno a Napoli il 4 ottobre 2019, organizzato dall’Unità regionale di coordinamento fitosanitario della Campania
La Xylella fastidiosa si dirige verso nord-ovest: dall’area di insediamento del Salento, in Puglia, si segnala sempre più di frequente l’infezione di olivi nelle vicinanze del confine con la Basilicata.
Ma il timore diffuso è che la batteriosi possa sconfinare anche in areali ben più lontani, grazie al trasporto umano involontario degli insetti vettori, in particolare della cicalina sputacchina (Philaenus spumarius). Pertanto il controllo dei territori oggi indenni dal batterio da quarantena – prescritto per legge – risulta decisivo ai fini della difesa delle piante, olivi in testa, ma non solo.
E a Napoli, al Centro direzionale Isola A/6, nella Sala riunioni al piano terra, venerdì prossimo, 4 ottobre 2019 dalle ore 9.30 si terrà un incontro tecnico significativamente titolato “Xylella fastidiosa, la sorveglianza del territorio. Esperienze a confronto”.
Il convegno è organizzato dall’Unità regionale di coordinamento fitosanitario, che comprende: il Servizio fitosanitario della Regione Campania, l’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr, il Dipartimento di agraria dell’Università degli Studi Federico II di Napoli e il Crea.