Riportiamo l’intervento dell’architetto ed imprenditrice agricola Carmela Ricciardi, ieri pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno“Nuovo governo, nuovi incontri e stessi riti per l’emergenza xylella in Puglia. La diffusione del batterio avanza ed il super esperto, il professor Purcell, ci dice ‘preparatevi al peggio‘.
Va bene professore, lo sapevamo; la scienza ci ha già detto che il destino dei nostri paesaggi agrari e rurali storici è segnato ed abbiamo ancora bisogno che qualcuno racconti che esiste la xylella.
Ma abbiamo bisogno anche di futuro e nuove prospettive, non possiamo dire agli agricoltori ed alle aziende ‘ricordatevi che dovete morire‘ e ‘tagliate gli alberi infetti‘.
C’è la desertificazione del Salento e c’è il purgatorio delle aree contenimento e cuscinetto che a loro volta si stanno desertificando.
Viene chiesto di sacrificarsi, di tagliare per il bene comune e di morire senza speranza. Abbiamo bisogno di pensare al futuro ed anche questo andava fatto prima.
Dobbiamo ricostruire e rigenerare i nostri paesaggi, ma se vogliamo farlo dobbiamo pianificare e progettare per i prossimi 15/20 anni e questo sarà compito anche del PSR 2020/2030.
La pianificazione, in Puglia come in tutta la nazione, si racconta, si studia, se ne fanno seminari ma non si pratica ed ogni governo approva un piano che viene sbaragliato da quello del governo successivo.
Le attuali logiche di costruzione del consenso e le continue campagne elettorali includono anche la tragedia di xylella. Dramma nel dramma: una politica che non decide o decide senza un consenso allargato e senza supporti tecnici e scientifici adeguati.
Tutti vogliono un ‘Tavolo‘ proprio, tutti vogliono trovare una strategia, presentando la propria come la migliore facendola sottoscrivere a chi ha le migliori relazioni a Roma o Bruxelles.
Il rapporto tra xylella e Regione Puglia è oramai noto a tutti e gli errori compiuti oggi sono riconosciuti anche dal presidente Emiliano.
La nostra azienda agricola, nel cuore della Piana degli Ulivi monumentali con 2.500 alberi di cui 500 censiti secolari, è nata nel 2013. Nulla si sapeva di xylella e non se ne parlava.
La difesa dei nostri ulivi e di tutto il paesaggio agrario e rurale della Puglia ed il fututo dei nostri territori passa, indiscutibilmente, attraverso una pianificazione strategica e partecipata, dal ‘buon governo della campagna‘.
Ma il ‘buon governo‘ non dipende solo da Emiliano ed il governo di turno nè dalla Bellanova ed il suo governo di turno. E’ tempo di cambiare metodo di lavoro.
Non si governano da soli le emergenze ambientali e se non vogliamo lasciare gli agricoltori alla depressione, alla rabbia, alle pratiche legali o risarcitorie, i governi nazionali, regionali e locali insieme alle loro opposizioni, dovranno promuovere una stessa strategia ed uno stesso metodo“.