Il batterio Xylella fastidiosa è sempre vivo e attivo fra la parte terminale del Sud-Est barese e l’inizio della provincia di Brindisi, cioè nel territorio compreso fra zona indenne, zona cuscinetto e zona di contenimento. Lo confermano i risultati dell’ultimo aggiornamento del monitoraggio Xylella. Malgrado chi per anni ha sostenuto che non è l’esotico batterio la causa dell’epidemia che ha colpito l’olivicoltura della Puglia centro-meridionale, i fatti dimostrano incontrovertibilmente che il batterio esiste, infetta e avanza nella sua “lenta” ma, così pare, inesorabile marcia verso il nord della Puglia.
Come riporta Infoxylella, l’ultimo aggiornamento del cruscotto del sito istituzionale della Regione Puglia Emergenza Xylella sul monitoraggio Xylella registra, dopo aver analizzato quasi il 28% delle piante da campionare, altre 11 piante infette. Così il parziale stagionale è arrivato a 146 piante infette, pari, cioè, al numero totale di piante positive ritrovate nel corso della campagna 2021.
Le piante trovate infette raggiungono un totale provvisorio di 146 in Puglia, dove è stata certificata l’identificazione di altre 11 piante infette, di cui 9 ulivi, 1 Polygala Mirtifolia ed 1 mandorlo dall’ultimo monitoraggio previsto dal Piano regionale Xylella 2022.
Xylella avanza nella provincia di Bari anche in zona indenne, con 6 piante infette nei due focolai di Polignano, di cui 1 in zona indenne e 5 in zona cuscinetto, 1 ulivo a Monopoli in zona cuscinetto, le rimanenti quattro sono in zona di contenimento, 3 in agro di Fasano ed una in agro di Martina Franca nell’area di Alberobello nelle due province di Brindisi e Taranto.
La redazione
Fonte: www.coratoviva.it