Xylella. Problema grave per l’olivicoltore ma opportunità per altri

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Questa è la prima pagina de “Nuovo Quotidiano di Puglia” di domenica 8 marzo 2015. Di spalla l’intervento del direttore del giornale che si assumeva la responsabilità della sottovalutazione del problema ma indicava, al contempo, la moltitudine dei corresponsabili.

Oggi , e da qualche tempo, assistiamo o veniamo informati di tavole rotonde, seminari, incontri a svariati livelli politici, auto incensazioni, insomma constatiamo che xylella ha perso la connotazione di problema agronomico e fitopatologico per assumere quella di slogan politico, di personale pubblicità.

Da 2015 ad oggi saremmo grati se qualcuno ci informasse su ciò che è stato fatto ma sappia che non è bastante dire “abbiamo monitorato tanto ed abbattuto seimila piante infette”.

Non è più consentita la presa in giro del mondo agricolo a scapito di pubblicità politica.

Crediamo che gli agricoltori, insieme al turismo, portino avanti il nome della nazione con le sue peculiarità, le sue enormi ricchezze costituite da antiche vestigia ma anche e soprattutto da prodotti agricoli, vere e proprie meraviglie, base ineluttabile di quella dieta mediterranea così osannata, e vogliano non solo adesso, ma anche prima di adesso, risposte serie e fattive.

Fattive così com’è fattiva ogni giorno l’agricoltura e l’olivicoltura italiana.