Il ciclo biologico dell’olivo è fortemente influenzato dalla temperatura. Il rapporto tra l’aumento della temperatura prima dell’inizio della fioritura e l’anticipo della fioritura è stato di 2,5 giorni/°C.
Di tutte le fasi biologiche, la fioritura è la fase critica di ogni coltura agricola e, in particolare, dell’olivo perché la maggior parte delle cultivar sono autosterili e quindi devono essere impollinate in modo incrociato.
È quindi importante che durante la fase di fioritura le condizioni atmosferiche che possono danneggiare pesantemente l’apertura del fiore e il processo di impollinazione non si verifichino. Le piogge e il vento durante il periodo della fioritura possono disturbare l’emissione del polline e ridurne la diffusione.
L’Università di Perugia ha condotto, per otto anni e in quindici province di Puglia, Calabria, Campania e Sicilia, uno studio utilizzando il metodo “volumetrico”; di campionamento del polline e l’analisi dei parametri meteorologici di temperatura e precipitazioni.
I risultati mostrano che la fioritura avviene principalmente in maggio, con i valori massimi nella seconda metà del mese. L’analisi meteorologica ha mostrato che il ciclo biologico dell’olivo è fortemente influenzato dalla temperatura. Infatti, i dati climatici analizzati nel periodo precedente la fioritura hanno dimostrato che la fioritura dell’olivo inizia generalmente quando la temperatura media (calcolata con medie consecutive su base di 10 giorni) raggiunge valori vicini ai 16°C. Questi risultati confermano anche che le
fasi fenologiche dell’olivo sono influenzate principalmente dalla temperatura e non dal fotoperiodo.
Pertanto, è probabile che le diverse cultivar per l’avvio del processo di fioritura, oltre al soddisfacimento del bisogno in freddo necessitino anche di altre condizioni, come la temperatura media superiore a 15°C nella settimana precedente l’antesi.
Il rapporto tra l’aumento della temperatura prima dell’inizio della fioritura e l’anticipo della fioritura è stato di 2,5 giorni/°C. Un altro risultato importante riguarda il valore della temperatura media che all’inizio della fioritura era di 16°C in tutte le stazioni di monitoraggio, anche se i gradi giorno di crescita (GDD 1 ) richiesti erano diversi. L’accumulo di temperatura ha evidenziato l’omogeneità del comportamento delle piante in funzione della latitudine, ad eccezione della provincia di Taranto.
Le precipitazioni hanno determinato un notevole declino della concentrazione di polline nell’atmosfera, fino a un massimo dell’80% quando è stato raggiunto il valore di 8 mm di pioggia al giorno.
La fioritura precoce registrata in Sicilia a rispetto a quella delle altre aree non è stata causata dalla maggiore precocità delle cultivar ivi coltivate, ma da caratteristiche climatiche diverse che anticipano complessivamente il soddisfacimento dei requisiti di temperatura.
Bibliografia
Tommaso Bonofiglio, Fabio Orlandi, Carlo Sgromo, Bruno Romano & Marco Fornaciari (2008) Influence of
temperature and rainfall on timing of olive (Olea europaea) flowering in southern Italy, New Zealand
Journal of Crop and Horticultural Science, 36:1, 59-69
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1 Il calcolo dei Gradi Giorno (Growing Degree Days, GDD) è una delle forme matematiche più utilizzate per quantificare l’accumulo termico necessario allo sviluppo di un organismo animale o vegetale.