E’ una Calabria olivicola che ha molta voglia di muoversi quella che si è presentata al 5° Salone
deGusto di Catanzaro, una Calabria che dice no agli stereotipi di terra del lampante. “Abbiamo
invertito la tendenza già da circa vent’anni – spiega Luigi Canino, presidente di Apounasco e
vicepresidente vicario di Italia Olivicola – Stiamo continuando a ridurre questo gap tra extravergine
e lampante. Quindi oggi la Calabria si può considerare ai primi posti d’Italia come produzione di
olio extravergine di qualità.” La partecipazione a fiere di settore per presentare le proprie etichette,
ovvero le bottiglie rappresentative delle OP di Italia Olivicola, protagoniste del riscatto della
Calabria olearia, vuole proprio essere una forma di emancipazione. “L’olio calabrese è stato spesso
associato all’olio pugliese come olio da taglio per addolcire e dare alcuni sentori tipici dell’olio
ottenuto dalla Carolea, ma abbiamo anche altre varietà, come la Roggianella che ha un contenuto in
acido oleico che può arrivare anche al 80%, conferendo all’olio la giusta consistenza, oltre ad un
amaro ed a un piccante gradevole.” spiega Giuseppe Chiappetta, presidente dell’OP Calabria
Olivicola. L’evento di Catanzaro è stato un momento di festa, nel mezzo della campagna olivicola,
che si presenta buona per quantità e addirittura eccellente per qualità, come confermato all’unisono
da tutti i presidenti calabresi del variegato mondo di Italia Olivicola. Olive sane, persino con un
leggero ritardo di maturazione per via di caldo e siccità, niente mosca e rese paragonabili a quelle
dello scorso anno. Ora si aspetta solo la consacrazione da parte del consumatore e dell’Horeca che
ha affollato i padiglioni del salone, applaudendo alla qualità presentata. “Non ha la forza marcata di
quello pugliese né la spiccata aromaticità di quello siciliano: rappresenta piuttosto l’armonia tra
intensità, eleganza e complessità sensoriale – illustra con un tocco di romanticismo Saverio Caliò,
presidente di Olica – L’olio calabrese è quindi l’olio dell’equilibrio e dell’autenticità: una sintesi
perfetta tra tradizione e modernità, tra forza e armonia.” La Calabria è anche una delle prime regioni
italiane con un piano olivicolo territoriale ormai in fase di attuazione, con l’assessore all’agricoltura
della Calabria, Gianluca Gallo, che lo ha voluto presentare proprio allo stand di Italia Olivicola,
rimarcando la storicità dell’olivicoltura calabrese che deve però traguardare verso la modernità,
senza perdere la sua identità.






Leave a Reply