La cv “Nocellara” l’unica in Europa con due Dop

In provincia di Trapani, e in particolare nella Valle del Belice, l’olivicoltura ha una
lunghissima tradizione, specie per le olive da mensa, che rappresentano una delle più
importanti risorse economiche del territorio. Nella Valle del Belice, la coltivazione
dell’olivo è riuscita ad affermarsi quasi spontaneamente sia per le idonee
caratteristiche ambientali che per i requisiti merceologici pregevoli della cultivar
Nocellara del Belice, che rappresentata il 95% delle cultivar presenti sul territorio.

Questa tipologia olivicola monovarietale, di così grande estensione, costituisce
senz’altro un raro esempio di alta specializzazione, non solo a livello regionale o
nazionale, ma anche nell’ambito del territorio comunitario.

Nota anche come oliva di “Castelvetrano”, la Nocellara del Belice è tipicamente siciliana, coltivata nell’area protetta della Valle del Belice, tra Partanna, Castelvetrano e Campobello di Mazara.

La cv Nocellara del Belice ha duplice attitudine e di conseguenza le produzioni
olivicole si sono diversificate in olive da mensa e olio. È l’unico prodotto in Europa ad
avere due DOP per la stessa varietà: Valle del Belice per l’olio (GUCE L. 273 del
21.08.04) e Nocellara del Belice per l’oliva da mensa (GUCE L. 15 del 21.01.98).

La raccolta inizia dalla fine di settembre e prosegue fino alla metà di novembre a
seconda se sono utilizzate per la produzione di olive da tavola o per la produzione di
olio.

Nel caso le olive siano destinate alla produzione di olio, la raccolta avviene sia
manualmente che meccanicamente. L’olio prodotto, grazie alle caratteristiche
climatiche e del suolo, si caratterizza per il suo colore verde intenso e per l’aroma
fruttato intenso con decise note di pomodoro verde, di amaro e piccante ben percepite.

La raccolta delle olive da tavola è eseguita manualmente dalla fine di settembre a tutto
ottobre. Le olive raccolte sono lavorate immediatamente. Quindi in stabilimento le si
calibra e quindi si deamarizzano.
I metodi o i sistemi per la lavorazione delle olive da tavola sono:

  • Il metodo alla “Castelvetrano” (dolce) con una completa deamarizzazione
    della drupa e la successiva conservazione in una soluzione salina.
  • Il metodo “Sivigliano” (semidolce) con una deamarizzazione parziale e la
    successiva fermentazione e conservazione in salamoia.
  • Il metodo al “Naturale” (piacevolmente amarognole), con olive intere o
    schiacciate, prevede la fermentazione e la conservazione in salamoia.

La redazione

Fonte: terra.psrsicilia.it