COMUNICATO STAMPA | L’olio extravergine di oliva del Mare Nostrum: Lazio, Campania e Calabria

Oltre ventimila aziende olivicole delle tre regioni olivicole italiane affacciate sul Mar Mediterraneo sono rappresentate al Cibus di Parma, presso lo stand di Italia Olivicola. Decide di varietà diverse, alcune forse più conosciute come la Carolea calabrese, la Canino laziale e la Ortice campana, altre meno note al mercato e preziose, perché spesso coltivate solo su fazzoletti di terra da alcuni appassionati olivicoltori, come la Carboncella, la Sprina o la Pennulara. Non si tratta solo di biodiversità da salvaguardare ma anche di profumi e sapori che possono esaltare i piatti della tradizione ma anche rivisitati in chiave moderna. Ecco allora che l’olio Teorema della AOC di Roccabernarda sorprende per il fruttato verde, erbaceo e con sentori di pomodoro, risultando al tempo stesso armonico con un retrogusto di mandorla amara. L’attenzione all’ambiente è la cifra che contraddistingue tutti i produttori del Mare Nostrum, che vogliono lasciare alle giovani generazioni un territorio migliore di come l’hanno trovato. Ecco perché molti dei prodotti offerti sono biologici, come quelli di APPO a Viterbo, che vuole valorizzare l’olio della propria regione anche attraverso la Dop Tuscia e la Igp Olio di Roma. Un impegno non solo rivolto alla commercializzazione ma anche di assistenza tecnica alle aziende aderenti per tecniche di produzione rispettose dell’ambiente e supporto nei processi di rintracciabilità. Il valore aggiunto della cooperazione passa proprio dall’offrire agli olivicoltori l’accesso a sistemi di certificazione che altrimenti, per costi e complessità, sarebbero irraggiungibili. E’ così che il consumatore può ottenere più garanzie e sicurezze, dalla tracciabilità alla sostenibilità. Vale per l’adesione ai sistemi SQNPI – Qualità sostenibile per la produzione di qualità sostenibile, un percorso che ha scelto già da tempo l’AOS di Benevento. E c’è a chi non basta dare certezze al consumatore con una sola certificazione ma ne abbina ben due, come per l’olio extravergine di oliva Alcinoo di APOUNASCO di Catanzaro, che unisce il biologico e l’Igp Calabria. Dal campo alla bottiglia, attraverso modelli colturali e certificati, che possano rafforzare il bene più prezioso che gli olivicoltori del Mare Nostrum, non solo il prodotto olio extravergine di oliva, ma la fiducia di consumare bontà, benessere e territorialità.